Bookshop, Teatro Olimpico di Vicenza    Il bando di concorso ha offerto l’opportunità di confrontarsi con uno spazio architettonico di grande valenza storico artistica. Il progetto instaura in maniera attenta una relazione chiara con le giaciture de

Bookshop, Teatro Olimpico di Vicenza

Il bando di concorso ha offerto l’opportunità di confrontarsi con uno spazio architettonico di grande valenza storico artistica. Il progetto instaura in maniera attenta una relazione chiara con le giaciture della pianta, con la composizione degli alzati, e con l’imponente volume dell’Antiodeo. Un oggetto centrale assolve alla maggior parte delle funzioni richieste dal bando: un grande volume gli conferisce forza, la semplicità delle forme delicatezza. Un elemento espositivo, ed una serie di sedute, si sviluppano a ridosso delle pareti e ne assecondano l’andamento calibrando le opportune distanze rispetto agli elementi architettonici.

Progetto di concorso

Data: 2020

Progettista: Paolo De Benedictis

Collaboratori: Massimo Ballarin, Pietro De Scarpis, Laura Moglia

<<cambia progetto >>

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Il bando di concorso ha offerto l’opportunità di confrontarsi con uno spazio architettonico di grande valenza storico artistica. Il progetto instaura in maniera attenta una relazione chiara con le giaciture della pianta, con la composizione degli alzati, e con l’imponente volume dell’Antiodeo. Un oggetto centrale assolve alla maggior parte delle funzioni richieste dal bando: un grande volume gli conferisce forza, la semplicità delle forme delicatezza. Un elemento espositivo, ed una serie di sedute, si sviluppano a ridosso delle pareti e ne assecondano l’andamento calibrando le opportune distanze rispetto agli elementi architettonici.

Progetto di concorso

Data: 2020

Progettista: Paolo De Benedictis

Collaboratori: Massimo Ballarin, Pietro De Scarpis, Laura Moglia

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Il bando di concorso ha offerto l’opportunità di confrontarsi con uno spazio architettonico di grande valenza storico artistica. Il progetto instaura in maniera attenta una relazione chiara con le giaciture della pianta, con la composizione degli alzati, e con l’imponente volume dell’Antiodeo. Un oggetto centrale assolve alla maggior parte delle funzioni richieste dal bando: un grande volume gli conferisce forza, la semplicità delle forme delicatezza. Un elemento espositivo, ed una serie di sedute, si sviluppano a ridosso delle pareti e ne assecondano l’andamento calibrando le opportune distanze rispetto agli elementi architettonici.

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Data: 2020

Progettista: Paolo De Benedictis

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