Casa FL, Venezia
A un passo dal ponte translagunare e dal Canal Grande, incastonata tra l’azzurro del cielo e il rosso dei tetti veneziani, è la mansarda di una casa alta degli anni Venti del Novecento. Le condizioni di partenza erano insieme vincolanti e promettenti: un impianto a 'L' concluso da una terrazza con vista spettacolare, uno stretto corridoio illuminato da un lucernario, una sequenza di stanze isolate, punteggiate da finestre minute e ornate da geometrici tappeti di 'cementine'. Con poche strategiche modifiche alla distribuzione interna e con un disegno accurato di arredi su misura e di pareti attrezzate, l’intervento ha inteso coniugare il carattere eccentrico dell’abitazione alle suggestioni della committenza e alle sue esigenze, inclusa quella di collocare una considerevole mole di libri. Mantenendo l’autonomia dei singoli ambienti, ma aprendo nuovi assi visivi e distributivi che gravitano attorno alla terrazza e conferiscono alla pianta un nuovo ‘respiro’ circolare, è stato creato un percorso più privato, che lega le camere da letto, i servizi e la cucina, insieme a uno più panoramico, che esalta il rapporto con la terrazza di tutta la zona giorno. Esito di un mirato quanto impegnativo cantiere di restauro, il progetto ha comportato quindi il mantenimento dei soli muri portanti e la demolizione di tutti i tramezzi, al fine di dotare la casa dei più moderni impianti tecnologici opportunamente integrati e – tra gli altri interventi – lo smontaggio e il recupero integrale dei pavimenti originali, riconfigurati in ragione delle nuove funzionalità degli spazi. Un progetto apparentemente invisibile, che ha inteso valorizzare il carattere di questa casa adattandolo alla spiccata personalità dei suoi proprietari.
Data: 2020 I 2021
Progettista: Paolo De Benedictis
Collaboratore: Massimo Ballarin, Pietro de Scarpis, Michele Maniero
Fotografa: Alessandra Chemollo
Casa FL, Venezia
A un passo dal ponte translagunare e dal Canal Grande, incastonata tra l’azzurro del cielo e il rosso dei tetti veneziani, è la mansarda di una casa alta degli anni Venti del Novecento. Le condizioni di partenza erano insieme vincolanti e promettenti: un impianto a 'L' concluso da una terrazza con vista spettacolare, uno stretto corridoio illuminato da un lucernario, una sequenza di stanze isolate, punteggiate da finestre minute e ornate da geometrici tappeti di 'cementine'. Con poche strategiche modifiche alla distribuzione interna e con un disegno accurato di arredi su misura e di pareti attrezzate, l’intervento ha inteso coniugare il carattere eccentrico dell’abitazione alle suggestioni della committenza e alle sue esigenze, inclusa quella di collocare una considerevole mole di libri. Mantenendo l’autonomia dei singoli ambienti, ma aprendo nuovi assi visivi e distributivi che gravitano attorno alla terrazza e conferiscono alla pianta un nuovo ‘respiro’ circolare, è stato creato un percorso più privato, che lega le camere da letto, i servizi e la cucina, insieme a uno più panoramico, che esalta il rapporto con la terrazza di tutta la zona giorno. Esito di un mirato quanto impegnativo cantiere di restauro, il progetto ha comportato quindi il mantenimento dei soli muri portanti e la demolizione di tutti i tramezzi, al fine di dotare la casa dei più moderni impianti tecnologici opportunamente integrati e – tra gli altri interventi – lo smontaggio e il recupero integrale dei pavimenti originali, riconfigurati in ragione delle nuove funzionalità degli spazi. Un progetto apparentemente invisibile, che ha inteso valorizzare il carattere di questa casa adattandolo alla spiccata personalità dei suoi proprietari.
Data: 2020 I 2021
Progettista: Paolo De Benedictis
Collaboratore: Massimo Ballarin, Pietro de Scarpis, Michele Maniero
Fotografa: Alessandra Chemollo
Casa FL, Venezia
A un passo dal ponte translagunare e dal Canal Grande, incastonata tra l’azzurro del cielo e il rosso dei tetti veneziani, è la mansarda di una casa alta degli anni Venti del Novecento. Le condizioni di partenza erano insieme vincolanti e promettenti: un impianto a 'L' concluso da una terrazza con vista spettacolare, uno stretto corridoio illuminato da un lucernario, una sequenza di stanze isolate, punteggiate da finestre minute e ornate da geometrici tappeti di 'cementine'. Con poche strategiche modifiche alla distribuzione interna e con un disegno accurato di arredi su misura e di pareti attrezzate, l’intervento ha inteso coniugare il carattere eccentrico dell’abitazione alle suggestioni della committenza e alle sue esigenze, inclusa quella di collocare una considerevole mole di libri. Mantenendo l’autonomia dei singoli ambienti, ma aprendo nuovi assi visivi e distributivi che gravitano attorno alla terrazza e conferiscono alla pianta un nuovo ‘respiro’ circolare, è stato creato un percorso più privato, che lega le camere da letto, i servizi e la cucina, insieme a uno più panoramico, che esalta il rapporto con la terrazza di tutta la zona giorno. Esito di un mirato quanto impegnativo cantiere di restauro, il progetto ha comportato quindi il mantenimento dei soli muri portanti e la demolizione di tutti i tramezzi, al fine di dotare la casa dei più moderni impianti tecnologici opportunamente integrati e – tra gli altri interventi – lo smontaggio e il recupero integrale dei pavimenti originali, riconfigurati in ragione delle nuove funzionalità degli spazi. Un progetto apparentemente invisibile, che ha inteso valorizzare il carattere di questa casa adattandolo alla spiccata personalità dei suoi proprietari.
Data: 2020 I 2021
Progettista: Paolo De Benedictis
Collaboratore: Massimo Ballarin, Pietro de Scarpis, Michele Maniero
Fotografa: Alessandra Chemollo
Casa FL, Venezia
A un passo dal ponte translagunare e dal Canal Grande, incastonata tra l’azzurro del cielo e il rosso dei tetti veneziani, è la mansarda di una casa alta degli anni Venti del Novecento. Le condizioni di partenza erano insieme vincolanti e promettenti: un impianto a 'L' concluso da una terrazza con vista spettacolare, uno stretto corridoio illuminato da un lucernario, una sequenza di stanze isolate, punteggiate da finestre minute e ornate da geometrici tappeti di 'cementine'. Con poche strategiche modifiche alla distribuzione interna e con un disegno accurato di arredi su misura e di pareti attrezzate, l’intervento ha inteso coniugare il carattere eccentrico dell’abitazione alle suggestioni della committenza e alle sue esigenze, inclusa quella di collocare una considerevole mole di libri. Mantenendo l’autonomia dei singoli ambienti, ma aprendo nuovi assi visivi e distributivi che gravitano attorno alla terrazza e conferiscono alla pianta un nuovo ‘respiro’ circolare, è stato creato un percorso più privato, che lega le camere da letto, i servizi e la cucina, insieme a uno più panoramico, che esalta il rapporto con la terrazza di tutta la zona giorno. Esito di un mirato quanto impegnativo cantiere di restauro, il progetto ha comportato quindi il mantenimento dei soli muri portanti e la demolizione di tutti i tramezzi, al fine di dotare la casa dei più moderni impianti tecnologici opportunamente integrati e – tra gli altri interventi – lo smontaggio e il recupero integrale dei pavimenti originali, riconfigurati in ragione delle nuove funzionalità degli spazi. Un progetto apparentemente invisibile, che ha inteso valorizzare il carattere di questa casa adattandolo alla spiccata personalità dei suoi proprietari.
Data: 2020 I 2021
Progettista: Paolo De Benedictis
Collaboratore: Massimo Ballarin, Pietro de Scarpis, Michele Maniero
Fotografa: Alessandra Chemollo
Casa FL, Venezia
A un passo dal ponte translagunare e dal Canal Grande, incastonata tra l’azzurro del cielo e il rosso dei tetti veneziani, è la mansarda di una casa alta degli anni Venti del Novecento. Le condizioni di partenza erano insieme vincolanti e promettenti: un impianto a 'L' concluso da una terrazza con vista spettacolare, uno stretto corridoio illuminato da un lucernario, una sequenza di stanze isolate, punteggiate da finestre minute e ornate da geometrici tappeti di 'cementine'. Con poche strategiche modifiche alla distribuzione interna e con un disegno accurato di arredi su misura e di pareti attrezzate, l’intervento ha inteso coniugare il carattere eccentrico dell’abitazione alle suggestioni della committenza e alle sue esigenze, inclusa quella di collocare una considerevole mole di libri. Mantenendo l’autonomia dei singoli ambienti, ma aprendo nuovi assi visivi e distributivi che gravitano attorno alla terrazza e conferiscono alla pianta un nuovo ‘respiro’ circolare, è stato creato un percorso più privato, che lega le camere da letto, i servizi e la cucina, insieme a uno più panoramico, che esalta il rapporto con la terrazza di tutta la zona giorno. Esito di un mirato quanto impegnativo cantiere di restauro, il progetto ha comportato quindi il mantenimento dei soli muri portanti e la demolizione di tutti i tramezzi, al fine di dotare la casa dei più moderni impianti tecnologici opportunamente integrati e – tra gli altri interventi – lo smontaggio e il recupero integrale dei pavimenti originali, riconfigurati in ragione delle nuove funzionalità degli spazi. Un progetto apparentemente invisibile, che ha inteso valorizzare il carattere di questa casa adattandolo alla spiccata personalità dei suoi proprietari.
Data: 2020 I 2021
Progettista: Paolo De Benedictis
Collaboratore: Massimo Ballarin, Pietro de Scarpis, Michele Maniero
Fotografa: Alessandra Chemollo
Casa FL, Venezia
A un passo dal ponte translagunare e dal Canal Grande, incastonata tra l’azzurro del cielo e il rosso dei tetti veneziani, è la mansarda di una casa alta degli anni Venti del Novecento. Le condizioni di partenza erano insieme vincolanti e promettenti: un impianto a 'L' concluso da una terrazza con vista spettacolare, uno stretto corridoio illuminato da un lucernario, una sequenza di stanze isolate, punteggiate da finestre minute e ornate da geometrici tappeti di 'cementine'. Con poche strategiche modifiche alla distribuzione interna e con un disegno accurato di arredi su misura e di pareti attrezzate, l’intervento ha inteso coniugare il carattere eccentrico dell’abitazione alle suggestioni della committenza e alle sue esigenze, inclusa quella di collocare una considerevole mole di libri. Mantenendo l’autonomia dei singoli ambienti, ma aprendo nuovi assi visivi e distributivi che gravitano attorno alla terrazza e conferiscono alla pianta un nuovo ‘respiro’ circolare, è stato creato un percorso più privato, che lega le camere da letto, i servizi e la cucina, insieme a uno più panoramico, che esalta il rapporto con la terrazza di tutta la zona giorno. Esito di un mirato quanto impegnativo cantiere di restauro, il progetto ha comportato quindi il mantenimento dei soli muri portanti e la demolizione di tutti i tramezzi, al fine di dotare la casa dei più moderni impianti tecnologici opportunamente integrati e – tra gli altri interventi – lo smontaggio e il recupero integrale dei pavimenti originali, riconfigurati in ragione delle nuove funzionalità degli spazi. Un progetto apparentemente invisibile, che ha inteso valorizzare il carattere di questa casa adattandolo alla spiccata personalità dei suoi proprietari.
Data: 2020 I 2021
Progettista: Paolo De Benedictis
Collaboratore: Massimo Ballarin, Pietro de Scarpis, Michele Maniero
Fotografa: Alessandra Chemollo
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A un passo dal ponte translagunare e dal Canal Grande, incastonata tra l’azzurro del cielo e il rosso dei tetti veneziani, è la mansarda di una casa alta degli anni Venti del Novecento. Le condizioni di partenza erano insieme vincolanti e promettenti: un impianto a 'L' concluso da una terrazza con vista spettacolare, uno stretto corridoio illuminato da un lucernario, una sequenza di stanze isolate, punteggiate da finestre minute e ornate da geometrici tappeti di 'cementine'. Con poche strategiche modifiche alla distribuzione interna e con un disegno accurato di arredi su misura e di pareti attrezzate, l’intervento ha inteso coniugare il carattere eccentrico dell’abitazione alle suggestioni della committenza e alle sue esigenze, inclusa quella di collocare una considerevole mole di libri. Mantenendo l’autonomia dei singoli ambienti, ma aprendo nuovi assi visivi e distributivi che gravitano attorno alla terrazza e conferiscono alla pianta un nuovo ‘respiro’ circolare, è stato creato un percorso più privato, che lega le camere da letto, i servizi e la cucina, insieme a uno più panoramico, che esalta il rapporto con la terrazza di tutta la zona giorno. Esito di un mirato quanto impegnativo cantiere di restauro, il progetto ha comportato quindi il mantenimento dei soli muri portanti e la demolizione di tutti i tramezzi, al fine di dotare la casa dei più moderni impianti tecnologici opportunamente integrati e – tra gli altri interventi – lo smontaggio e il recupero integrale dei pavimenti originali, riconfigurati in ragione delle nuove funzionalità degli spazi. Un progetto apparentemente invisibile, che ha inteso valorizzare il carattere di questa casa adattandolo alla spiccata personalità dei suoi proprietari.
Data: 2020 I 2021
Progettista: Paolo De Benedictis
Collaboratore: Massimo Ballarin, Pietro de Scarpis, Michele Maniero
Fotografa: Alessandra Chemollo
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A un passo dal ponte translagunare e dal Canal Grande, incastonata tra l’azzurro del cielo e il rosso dei tetti veneziani, è la mansarda di una casa alta degli anni Venti del Novecento. Le condizioni di partenza erano insieme vincolanti e promettenti: un impianto a 'L' concluso da una terrazza con vista spettacolare, uno stretto corridoio illuminato da un lucernario, una sequenza di stanze isolate, punteggiate da finestre minute e ornate da geometrici tappeti di 'cementine'. Con poche strategiche modifiche alla distribuzione interna e con un disegno accurato di arredi su misura e di pareti attrezzate, l’intervento ha inteso coniugare il carattere eccentrico dell’abitazione alle suggestioni della committenza e alle sue esigenze, inclusa quella di collocare una considerevole mole di libri. Mantenendo l’autonomia dei singoli ambienti, ma aprendo nuovi assi visivi e distributivi che gravitano attorno alla terrazza e conferiscono alla pianta un nuovo ‘respiro’ circolare, è stato creato un percorso più privato, che lega le camere da letto, i servizi e la cucina, insieme a uno più panoramico, che esalta il rapporto con la terrazza di tutta la zona giorno. Esito di un mirato quanto impegnativo cantiere di restauro, il progetto ha comportato quindi il mantenimento dei soli muri portanti e la demolizione di tutti i tramezzi, al fine di dotare la casa dei più moderni impianti tecnologici opportunamente integrati e – tra gli altri interventi – lo smontaggio e il recupero integrale dei pavimenti originali, riconfigurati in ragione delle nuove funzionalità degli spazi. Un progetto apparentemente invisibile, che ha inteso valorizzare il carattere di questa casa adattandolo alla spiccata personalità dei suoi proprietari.
Data: 2020 I 2021
Progettista: Paolo De Benedictis
Collaboratore: Massimo Ballarin, Pietro de Scarpis, Michele Maniero
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A un passo dal ponte translagunare e dal Canal Grande, incastonata tra l’azzurro del cielo e il rosso dei tetti veneziani, è la mansarda di una casa alta degli anni Venti del Novecento. Le condizioni di partenza erano insieme vincolanti e promettenti: un impianto a 'L' concluso da una terrazza con vista spettacolare, uno stretto corridoio illuminato da un lucernario, una sequenza di stanze isolate, punteggiate da finestre minute e ornate da geometrici tappeti di 'cementine'. Con poche strategiche modifiche alla distribuzione interna e con un disegno accurato di arredi su misura e di pareti attrezzate, l’intervento ha inteso coniugare il carattere eccentrico dell’abitazione alle suggestioni della committenza e alle sue esigenze, inclusa quella di collocare una considerevole mole di libri. Mantenendo l’autonomia dei singoli ambienti, ma aprendo nuovi assi visivi e distributivi che gravitano attorno alla terrazza e conferiscono alla pianta un nuovo ‘respiro’ circolare, è stato creato un percorso più privato, che lega le camere da letto, i servizi e la cucina, insieme a uno più panoramico, che esalta il rapporto con la terrazza di tutta la zona giorno. Esito di un mirato quanto impegnativo cantiere di restauro, il progetto ha comportato quindi il mantenimento dei soli muri portanti e la demolizione di tutti i tramezzi, al fine di dotare la casa dei più moderni impianti tecnologici opportunamente integrati e – tra gli altri interventi – lo smontaggio e il recupero integrale dei pavimenti originali, riconfigurati in ragione delle nuove funzionalità degli spazi. Un progetto apparentemente invisibile, che ha inteso valorizzare il carattere di questa casa adattandolo alla spiccata personalità dei suoi proprietari.
Data: 2020 I 2021
Progettista: Paolo De Benedictis
Collaboratore: Massimo Ballarin, Pietro de Scarpis, Michele Maniero
Fotografa: Alessandra Chemollo
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A un passo dal ponte translagunare e dal Canal Grande, incastonata tra l’azzurro del cielo e il rosso dei tetti veneziani, è la mansarda di una casa alta degli anni Venti del Novecento. Le condizioni di partenza erano insieme vincolanti e promettenti: un impianto a 'L' concluso da una terrazza con vista spettacolare, uno stretto corridoio illuminato da un lucernario, una sequenza di stanze isolate, punteggiate da finestre minute e ornate da geometrici tappeti di 'cementine'. Con poche strategiche modifiche alla distribuzione interna e con un disegno accurato di arredi su misura e di pareti attrezzate, l’intervento ha inteso coniugare il carattere eccentrico dell’abitazione alle suggestioni della committenza e alle sue esigenze, inclusa quella di collocare una considerevole mole di libri. Mantenendo l’autonomia dei singoli ambienti, ma aprendo nuovi assi visivi e distributivi che gravitano attorno alla terrazza e conferiscono alla pianta un nuovo ‘respiro’ circolare, è stato creato un percorso più privato, che lega le camere da letto, i servizi e la cucina, insieme a uno più panoramico, che esalta il rapporto con la terrazza di tutta la zona giorno. Esito di un mirato quanto impegnativo cantiere di restauro, il progetto ha comportato quindi il mantenimento dei soli muri portanti e la demolizione di tutti i tramezzi, al fine di dotare la casa dei più moderni impianti tecnologici opportunamente integrati e – tra gli altri interventi – lo smontaggio e il recupero integrale dei pavimenti originali, riconfigurati in ragione delle nuove funzionalità degli spazi. Un progetto apparentemente invisibile, che ha inteso valorizzare il carattere di questa casa adattandolo alla spiccata personalità dei suoi proprietari.
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Collaboratore: Massimo Ballarin, Pietro de Scarpis, Michele Maniero
Fotografa: Alessandra Chemollo
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